Un Fantasma In Casa
Kevin e la sua famiglia diventano celebri all'improvviso sui social dopo aver trovato un fantasma di nome Ernest che infesta la loro nuova casa. Ma quando infrangono le regole per indagare sul misterioso passato dello spettro, Kevin ed Ernest entrano nel mirino della CIA.
Un fantasma in casa
Ci prova Christopher Landon ad aggiornare il costrutto narrativo, inserendovi le condivisioni di TikTok e i like di YouTube; eppure, Un fantasma in casa appare come un collage di tante istantanee raccordate con pezzi di scotch usurato e per questo poco incollante. Sebbene l'apparato narrativo ripieghi sullo scorrere di battute deboli, forzate, e su eventi alquanto prevedibili, il comparto visivo e interpretativo tenta in un qualche modo di colmare le varie lacune. Un rattoppo generale offerto da movimenti di macchina che di rado osano, limitandosi a sorreggere una portata narrativa sfilacciata e superata. Interessante invece il montaggio, l'unico aspetto capace di ridare un senso di dinamicità a un elettrocardiogramma ormai piatto.
Quella contemporanea è una società iperstimolata dalla luce dello schermo: le nostre menti sono bombardate costantemente dal suono di notifiche sempre accese e da social che giudicano, manipolano, fino a istituire nuovi modelli di comportamento e di pensiero. Un atteggiamento che Un fantasma in casa riesce a denunciare, dimostrando quanto il potere della condivisione e dell'interessamento mediatico sia capace di divinizzare perfino un'idea, una personalità incorporea come un fantasma. Interessante a questo punto la scelta del cognome del protagonista che con quel Presley rimanda a un'altra icona pop del passato, la cui casa era attorniata da folle urlanti di fan in adorazione: Elvis. Un'analogia che avvicina la difficoltà del giovane Kevin di muoversi e scappare, perché ormai divenuto - suo malgrado - una celebrità . E come ogni icona, ogni suo movimento, pensiero, o minima azione è seguita, monitorata, denunciata da orde di curiosi, complici e avversari. Ma ancora una volta, questi ostacoli mediatici si frantumano polverizzandosi, come il corpo di Frank al passaggio degli umani.
Il film con protagonisti David Harbour e Anthony Mackie aveva a sua disposizione ogni ingrediente necessario per realizzare un prodotto gustoso e ben fatto, finendo per sbagliare le dosi e cucinando un piatto alquanto indigesto. Il risultato finale è infatti quello di un titolo che vuole essere tante cose, senza trovare una propria identità . Sostenuto da una narrazione barcollante e da una regia impaurita non da fantasmi, ma dall'idea di osare e sperimentare, Un Fantasma in Casa finisce per essere accantonato nella buia soffitta dei film dimenticabili su Netflix. E non ci sarà alcun fantasma a salvarlo dall'oblio.
La pelÃcula Un fantasma anda suelto por casa de Netflix es un gran ejemplo de cómo una pelÃcula con buenas actuaciones y una dirección lograda, no llega a cautivarnos demasiado, siendo fácil que la olvidemos de aquà a un par de años.
Il film: Un fantasma in casa, con David Harbour (già stravisto in giro, soprattutto in Stranger Things), Anthony Mackie (il nostro caro Falcon degli Avengers) e Jennifer Coolidge (volto supernoto di film e serie tv) è appena uscito su Netflix ed è già il più visto del periodo. Vi state chiedendo perché? Ora ve lo dico subito.
Un fantasma in casa è un film che prende spunto da molti cult degli anni 80' che avevano come protagonisti i fantasmi. Il lungometraggio non sbaglia un colpo, riuscendo a portare una storia divertente e molto dolce che riesce a trascinare tutti. Nonostante la durata lunga rispetto a molti altri film, la storia non presenta buchi di trama come si potrebbe pensare, anzi riesce nel suo intento. Grazie anche a un cast eccezionale che rende il tutto unico. L'amicizia è il fulcro di tutta la storia che porterà a coinvolgere tutta la famiglia, quando vedranno nel fantasma una fonte di guadagno, ambientato nell'era moderna dove i telefoni ne fanno da padroni possiamo vedere come il resto del mondo si avvicini a questo momento unico e irripetibile. Vedere un fantasma.
Si tu fantasma quiere que notes su presencia, lo primero que hará será jugar con la electricidad. En su sitio web, el autor e investigador paranormal, Joni Mayan, explicó que la interrupción de tus aparatos electrónicos podrÃa ser la forma en que tu fantasma se alimenta a sà mismo.
Se le llaman Cocinas fantasmas, Dark kitchens o Ghost kitchens en inglés, a las cocinas profesionales que no cuentan con un punto de venta fÃsico, sino que se dedican por completo a la Venta online. No debemos confundir una Cocina fantasma con un restaurante virtual. En el último caso, también se ofrece Servicio a domicilio a través de plataformas digitales, pero este constituye otro canal de ventas alternativo a las ventas directas que realiza el establecimiento.
A diferencia de los restaurantes, las Cocinas fantasmas no disponen de un local para atender a los comensales. Es decir, no existen las mesas, ni las sillas, ni los camareros que habitualmente estamos acostumbrados a ver en estos sitios. Debido a esto, se pudiera decir que son centros de preparación de platillos para el Servicio a domicilio.
Empezar como Cocina fantasma les dio la oportunidad de ganar mercado sin necesidad de realizar grandes inversiones. Con todas las ganancias obtenidas debido a la aceptación de su producto, pudieron hacer sus sueños realidad y tener sus propios locales fÃsicos.
La creciente demanda de Servicio a domicilio tras el confinamiento, ha traÃdo consigo el aumento desmedido de las Ghost kitchens en todo el mundo. Estas han sido impulsadas a su vez por las Aplicaciones de entrega a domicilio, las cuales también se han fortalecido y posicionado en el mercado. Si bien la Cocina fantasma ya existÃa desde antes de la pandemia, ahora está en creciente tendencia con las amplias posibilidades que brinda la tecnologÃa.
Por tanto, la respuesta a la siguiente pregunta parece sencilla: Sueñas con tener un restaurante pero no dispones del presupuesto? Aprovecha las ventajas de nuestra nueva normalidad y apuesta por desarrollar una Cocina fantasma!
En qué se diferencia de una Cocina fantasma? Si bien ambos conceptos tienen el mismo propósito: dedicarse a la Venta online, están conformados por distintos mercados. Mientras que una Dark kitchen es una cocina profesional, el Hecho en Casa está diseñado para que cualquiera pueda comercializar sus platillos desde la comodidad de su hogar. 041b061a72